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In un mondo sempre più digitale, scegliere un prodotto fisico è un atto di resistenza e di consapevolezza. Un libro da sfogliare, un vinile da ascoltare, un CD da scoprire: ogni oggetto reale porta con sé materia, memoria, presenza.

Non si può “scrollare” un disco, né “chiudere” un libro con uno swipe. Si toccano, si conservano, si tramandano. Restano.
Usare supporti fisici vuol dire dare valore al tempo, alla musica, alle parole. È un gesto concreto, umano, che rallenta il consumo e accende la mente.

Scegli la realtà. Scegli l’autenticità. Scegli il fisico.

Spesso si pensa che il digitale non inquini. Ma non è così semplice. Lo streaming, il cloud, il consumo costante di contenuti online generano un impatto ambientale invisibile ma enorme: server farm che richiedono energia 24/7, dispositivi elettronici da aggiornare e sostituire, miniere di dati che viaggiano a ogni clic.

Ogni brano ascoltato in streaming, ogni libro letto su un e-reader, ogni film visto online… consuma energia. E se ripetuto milioni di volte, quell’impronta cresce, ogni giorno.

Al contrario, un supporto fisico già prodotto, se recuperato e riutilizzato, non genera nuovo inquinamento.
Non servono nuove risorse, né nuove fabbriche: esiste già. Basta salvarlo dallo spreco.

E poi il fisico si conserva, si presta, si regala, si tramanda. Non scade con un abbonamento.

Scegliere un CD, un libro o un vinile riciclato significa ridurre i rifiuti, allungare il ciclo di vita delle cose e smettere di consumare passivamente. È un gesto consapevole. Ed è più ecologico, davvero.

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